ARCHIVIO BATTERISTI / Karl Brazil

Episodio dedicato a uno dei batteristi britannici più attivi e versatili nell’ambito live e studio. Ha suonato e registrato con alcuni dei più grandi tra cui Christina Aguilera, Jason Mraz, Paloma Faith, Mika, Elton John, Take That. James Morrison, Westlife, Girls Aloud, Starsailor, One Direction, Gary Barlow, Olly Murs, Leona Lewis, Joss Stone, Alison Moyet e Charlotte Church – solo per citarne alcuni. E con Feeder e James Blunt ha attirato ancora di più l’attenzione nella comunità batteristica.

Cresciuto ascoltando qualsiasi cosa, da Huey Lewis e il News, agli Eagles, ai Toto, ai Little River Band, a Lionel Ritchie, a Michael Jackson, ai Dire Straits, inizia a suonare la batteria grazie al padre chitarrista.

Tra i suoi lavori maggiori va citato quello con James Blunt nel disco e relativo tour di “All The Lost Souls”, che lo porterà in seguito a incontrare un altro grande della musica pop britannica, Robbie Williams, con il quale intraprenderà una fortunatissima collaborazione. “Ho incontrato Robbie circa dieci anni fa alla House of Blues di Los Angeles, dove ero a suonare con James Blunt. Qualche tempo dopo mi ha mandato un’e-mail dicendomi che aveva bisogno di un batterista.” E da lì inizia la sua collaborazione live con Robbie Williams, della quale di può avere esempio nel CD-DVD “Take The Crown Stadium Tour 2013”) e che l’ha portato più volte in giro per il mondo.

Come lui stesso spiega, il repertorio di Robbie Williams gli ha permesso di spaziare molto nella ricerca dei suoni e degli stili. “Sono circa 20 anni di musica. Puoi suonare qualsiasi cosa, da un brano ska / reggae a “Rude Box” che è elettronico, ad una melodia rock molto forte a una acustica, fino ad arrivare negli ultimi anni persino allo swing. Ecco perché ho un set di suoni abbastanza complesso, che ad esempio comprende due casse, quella principale da 24” (rock), ed una leggermente più piccola sulla sinistra da 20” (disco), in modo da poter avere due impatti diversi in base al brano da suonare”.

Nel 2009 entra a far parte dei Feeder, band gallese in cui in precedenza ha militato anche Mark Richardson (Skunk Anansie), con i quali ha registrato 3 dischi. Non da meno è anche il suo lavoro come direttore musicale, con nomi come Natalie Imbruglia, Charlotte Church, Bodyrockers, Rita Ora. Un lavoro che consiste nel dare all’artista un’idea di come dovrebbe essere lo show, la scaletta, il ritmo, gli arrangiamenti e così via.

Una delle particolarità di Brazil è il fatto di essere mancino. Per sua stessa ammissione, non ha praticamente mai preso vere e proprie lezioni di batteria e, di conseguenza, ha sempre fatto tutto a orecchio dal momento che non sa leggere la musica e quindi lo spartito. Inoltre, il suo essere auto-didatta l’ha portato fin da piccolo  a suonare un drumkit da destro pur essendo mancino, probabilmente per imitare quello suoi idoli, tra cui cita Jeff Porcato, John Bonham e Steve Gadd, tutti e tre destrorsi. Ecco perché spesso di ritrova a suonare alcuni groove (come ad esempio nel caso dei sedicesimi a due mani) e la maggior parte dei fill iniziando con la mano sinistra (come si può notare nei video qui di seguito), caratteristica anche di Ringo Starr dei Beatles (guarda il video di lui che suona “Come together” https://www.youtube.com/watch?v=vl9188EPdLI).

Brazil suona batterie Gretsch (cassa 1 24”, cassa 2 20”, tom 13”, timpano 1 16”, timpano 2 18”), pelli Remo, piatti Sabian, bacchette Vic Firth, hardware DW e infine Roland per la strumentazione elettronica.

 

LINK

DISCOGRAFIA CONSIGLIATA:

  • James Blunt “All the lost souls” (2007)
  • Jason Mraz “We sing. We Dance. We steal things” (2008)
  • Joss Stone “Colour me free” (2009)
  • Robbie Williams “Take the crown stadium tour” (2013)
  • Cristina Aguilera “Lotus” (2013)
  • Feeder “All bright electric” (2016)

#1 ——————————————————-

#2 ——————————————————-

#3 ——————————————————-